venerdì 16 agosto 2013

Magnetofono familiare/39

Pianura Padana agostana, qui e là verso Pavia


Avete fatto buon Ferragosto? Mare, monti o...? Io casa, con i parenti. E ho pensato di regalarvi qualche tessera di saggezza in dialetto pavese, che proporrò in traduzione appena sotto per i non-padani. Non posso specificare la fonte per il rispetto ferreo della privacy, perché ha ancora abbastanza forza da sollevare un bel mattarello. Vi basti che è un "ipsa dixit" ultra ottantenne. E dunque bisogna fidarsi, parla l'esperienza. 

IN CAFFE' VERITAS
In risposta alla lamentela di una componente della famiglia, in cerca di aitanti e virili esponenti dell'altro sesso: 
"Làsa fa da lur i om, cà pö jèn insì antipatic"
[Lascia stare gli uomini, che poi sono così antipatici]

BENEDETTO SIA IL PASSAGGIO A LIVELLO, ET I GRADI, ET IL GIORNO ET L'HORA
Premessa fondamentale: non sono stati molestati animali di alcuna sorta (neanche zanzare) per la presente scenetta. 
Come nelle migliori tradizioni, quando si fa per rientrare a casa ad orari da meriggio verghiano, il passaggio a livello è chiuso. Quale treno viaggia a Ferragosto alle 14.30/15? Non lo so, ma sicuramente quello che verifica la Legge di Murphy. Insomma, vediamo scendere le sbarre davanti a noi, speriamo in un miraggio da quaranta gradi all'ombra, e invece è proprio vero. Tocca fermarsi, abbassare i finestrini e pregare il dio dell'aria condizionata perché si presenti su un'auto che non l'ha mai neanche venerato perché sconosciuto. 
Davanti a noi, mentre l'ottuagenaria passeggera si guarda in giro vispamente,cercando un qualsiasi gossip, due ragazzi scendono dalla macchina.

(Avete mai notato che gusto estremo si prova a passeggiare in mezzo alla strada che di solito è trafficatissima? Ho visto persone che camminano sulla mezzeria sperimentando il proprio tasso alcolemico, altre che socializzano come se la strada fosse un Grande Fratello improvvisato... Quanto matrimoni (o ben più provvide sco... relazioni) saranno nate ai passaggi a livello???)

From the web, per risvegliare le coscienze indruménte
Insomma, questi scendono. Uno dei due passeggia con le mani in tasca vicino alle rive che l'ANAS locale ha deciso di trasformare in giungle tropicali (ché c'è la crisi, non devi manco comprarti un volo oltreoceano, vieni in Padania e tra un po' trovi pure le liane). Questo passeggia godendosi il microclima afoso e l'erba altissima, e l'altro rompe l'idillio:
"Attento, non ti avvicinare troppo, prima che arrivi un topone come quello dell'anno scorso".
E la mia passeggera, a gran voce canzonatoria:
"Sì, prima ca vegna su a mangiat 'l cu". 
Dal momento che il Dio del Condizionatore non si era ancora palesato, il finestrino era completamente abbassato; e l'udito dei nostri compagni di GrandeFratello-a Livello è evidentemente ottimo. Sui loro visi, il panico; poi uno scatto felino, quasi un tuffo da Boe and Luke di Hazard attraverso il finestrino della macchina. 

Per la cronaca: speravo che l'arrivo del treno ci togliesse dall'imbarazzo dell'attesa. Ma ovviamente il treno è come l'amore: più lo cerchi e più tardi arriva. 

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