domenica 26 agosto 2012

Magnetofono cittadino/22

Dal Nelsen piatti sbirciare coordinate di fuga
(Sant'Angelo Lodigiano, Iper-Famila, domenica mattina, h. 11)

Al supermercato, la domenica mattina, non si va a fare la spesa. Ben inteso: i carrelli si riempiono a colma perché fa allegria (in questo periodo di crisi non si riempiono di Moët  ma di carta igienica, tanto si fugge ugualmente l'horror vacui del medio consumista). I carrelli si riempiono, ma si va soprattutto a cercare la conversazione, che ci siano conoscenti o no. l supermercato ha oggi quella funzione d'aggregazione e di sfilata (e di gossip?) che aveva un tempo la chiesa di paese. Anche gli odiatissimi compaesani lì meritano un sorriso e un "cosa cucini di buono oggi?", perché tanto, spariti dal settore surgelati e passati agli affettati, si possono subito lasciare commentini acidi del tipo: "Cucina topi morti, non senti che odore da casa sua, a passare di là? E quel suo povero figlio Giorgio, sfido io che va male a scuola!". Sono i momenti in cui le mogli sussurrano di più all'orecchio dei mariti, e dubito  che siano promesse sconce per il post-arrosto domenicale.

Ma il vero problema, è che per qualcuno la domenica mattina è l'unico giorno settimanale per fare la spesa, e se ne frega della permanente della sciura balénga, sia della borsettina firmata da esporre almeno una volta per suscitare l'invidia di tutte le tardone presenti che litigheranno presto coi mariti, ma litigheranno per sussurri all'orecchio, trasformando così i settori del supermercato in un continuo sussurro misto-occhiate al veleno da spionaggio nostrano.

E allora, come sopravvivere ai perdigiorno, ai parlottatori da bar ormai trasmigrati (perché in fondo, con la crisi, con 3,29 € di Lavazza quanti caffè fai? E poi hai anche un po' di aria condizionata gratis, ché al bar non sempre c'è...), alle mannequin mancate sulle loro passerelle di tappetini del bagno in offerta? Risposta comprovata da anni di tentativi: non si sopravvive. Non resta che fare la coda e aprire bene le orecchie...

In coda alla cassa
Sogni di fuga, a pochi km
Marito e moglie borghesucci incontrano una conoscente dall'aria sfatta, in pantaloni a tre quarti stirati probabilmente lo scorso inverno:
Moglie di Marito&Moglie: "Oh, sapessi, Annabella [!], ci siamo presi uno spavento... Lui sentiva male a quest'occhio, no?, e alla fine era una congiuntivite, allora l'ho portato al pronto soccorso, e ci hanno fatto aspettare tipo tre ore, perché lui non era un codice rosso... Ma dovevi vedere che colore aveva l'occhio, era rosso, rosso eccome...".
NonStirata: "Forse c'erano casi più gravi, sapete, gli incidenti...".
Moglie: "E insomma, ce l'hanno operato. Povero marito mio, operato. Ormai sono passate due settimane, e hanno fatto un bel lavoro, eh? Non ha neanche avuto bisogno della fischioterapia".
(casi così fanno pensare che la sanità dovrebbe smettere di essere pubblica).

Dal tabaccaio:
Io: "Vorrei una ricarica Vodafone da 15€...".
Tabaccaio: "Ma no, prendila da 5, e il moroso ti chiama lui. Bisogna farsi desiderare dagli uomini!".
Io, fingendo di non sentire: "Va bene da 15, grazie".
Tabaccaio, chiamando la sua tardonissima madre: "Mà, vero o no che è non bisogna chiamare troppo gli uomini?".
La madre, ottant'anni per ottanta chili: "Un menga... Con le mezze seghe di oggi, se non li chiami tu per dargliela, non ti rispondono neanche se gli fai te la ricarica".
Saggezza popolare.
(E comunque ho comprato la ricarica da 15 €...)

Sollievo finale. Ogni curva porta a una svolta.




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