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Autoscatto pre-partenza, AHO |
Andata: Alitalia AHO - FCO h. 11.10
Ritorno: Alitalia FCO - AHO h. 21.25 (teoricamente; aggiungi 40 minuti accademici)
Ogni viaggio è un Magnetofono, ormai ne sono quasi certa. Attiro io le stranezze, o loro attirano me? Mistero. In ogni caso, stavo andando a Roma per una cosa importante, un'intervista a una scrittrice definita "la scrittrice inglese più famosa dopo Orwell", e insomma avevo addosso la giusta tensione.
Per fortuna, le scoperte non finiscono mai:
Ogni viaggio è un Magnetofono, ormai ne sono quasi certa. Attiro io le stranezze, o loro attirano me? Mistero. In ogni caso, stavo andando a Roma per una cosa importante, un'intervista a una scrittrice definita "la scrittrice inglese più famosa dopo Orwell", e insomma avevo addosso la giusta tensione.
Per fortuna, le scoperte non finiscono mai:
- Ho scoperto che si può fare tanta coda in aeroporto anche quando i posti sono pre-assegnati;
- Ho scoperto che i vestiti Desigual si prestano ottimamente per essere messi al rovescio. Nella mia sindrome da altruista-non-richiesta e dall'assunto "meglio una figura di m con una persona che con un milione", mi sono avvicinata e ho detto alla ragazza: "Mi scusi, glielo dico solo perché a me farebbe piacere essere avvertita... Ha il vestito al contrario". Mi aspettavo rossore, vergogna, magari un "ma fatti i cazzi tuoi", e invece la signorina ha controllato e mi ha detto: "Oh, grazie, non ho avuto tanto tempo per rivestirmi". Per RI-vestirmi?!?!? Ogni aeroporto ha i giusti angoli segreti. Anche il personale ha amanti in ogni (aero)porto.
- Ho scoperto che si possono dividere allegramente i salatini di Alitalia, perché con la crisi la dimenticanza di dare un pacchetto a testa è la regola.
- Ho scoperto che una chiacchierata piacevole può distrarre da una controvirata in extremis a Fiumicino per evitare di finire così.
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Io, gli euro non li butto mai, ma torno sempre |
E poi, a Roma ho scoperto i superpoteri di donna in abito lungo e tacchi:
- Puoi scavalcare una coda di 30 gitanti austriaci con zaino da 20 kg sulle spalle per prendere la navetta FCO-Termini.
- In gelateria davanti alla Fontana di Trevi, sarai servita prima dei turisti stranieri, con la scusa che "aho, almeno te si capisce che vvòi magnà".
- Se finisci per caso in un set (televisivo? cinematografico?) non ti strattonano per spostarti, ma ti chiedono se vuoi partecipare. Seguito: "No grazie, sto mangiando un gelato". - "Se lo mangi così, puoi anche avere un primo piano". Conseguenza: sapere che se ti ostini a mangiare un cono con gusto, sarai subito scritturata per un film porno [e in tempi di crisi potrei sempre riprendere una vecchia canzone dai fini finissimi doppisensi - se ha venduto lui... magari la facciamo rap, che tira di più di questi tempi].
- Se entri in un cinque stelle esclusivissimo, reggi senza problemi lo sguardo del receptionist, del facchino e anche tutto sommato del liftman _ gli addetti SPA forse no, ma è un percorso a ostacoli, ché col tacco 12 si migliora.
- Puoi guardare spudoratamente la Nazionale di palla-qualcosa riunita a Fiumicino da sotto in su, sfruttando la frangia ciuffosa da non-so-che-guardo.
- Ottieni uno sconto sul parcheggio della tua macchina in aeroporto ("Che? è andata e tornata in giornata su Roma? Tschèss [esclamazione tipica], allora 4 €").
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Non chiedetemi l'età dell'hostess. #stancadivivere |
Ancora da affinare:
- Non riesci a incontrare neanche uno dei cinque amici romani che, vedendoti registrata a Fiumicino, ti buttano lì un caffé.
- Il volo in ritardo continua a essere in ritardo (caro Alitalia, hai capito che non sei Trenitalia? Va bene l'affetto per le compagnie di bandiera, ma non siate intercambiabili).
- La hostess continua a sembrare centenaria; lo steward parla a singhiozzi.
- Continuano a servirti il tè e a tornare per riprendere la spazzatura in 30 secondi (hanno, secondo voi, un'assicurazione per ustioni ugulari?).
- Tu guardi la Nazionale e la Nazionale non guarda te.
- Mal di piedi indomito.
- La vicina di posto al ritorno continua a essere una fanatica di Candy Crush Saga, che non riesce nemmeno ad aspettare che si spenga il segnale luminoso delle cinture per riaccendere l'iPhone (senza levare i suoni, ovvio, ché sono metà del piacere).
- Non hai spuntato un numero di telefono a cui avresti pure tenuto.
- La casa, al ritorno, è ancora e sempre da pulire.
- IlMagnetofono non si è scritto da solo, ma è toccato aspettare una settimana per trovare un momento libero.
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