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martedì 8 luglio 2014

Magnetofono milanese/49

Strade ferrate e finestrini  che piangono terra
(no, non è un miracolo) #Milano-Pavia

Ci sono cose che volentieri ti eviteresti, come una birra sgasata mentre l'Italia perde ai mondiali, o un perizoma di pizzo nero sotto un vestito trasparente a un matrimonio di ipercattolici. Insomma, non facciamola tanto grave. Certe conversazioni in treno vorresti proprio evitare di sentirle però, perché già si rischiano trombe d'aria in Pianura Padana, poi avrai pure qualche legge di Murphy verificata, o una tassa più indigesta delle altre, no?! O un sogno erotico con cui trastullarti (vi giuro che il verbo esiste!)...

A volte non vuoi sentirle, le conversazioni, ma ti ci costringono con un tono di voce pari alla Callas in versione litigio telefonico. Così oggi questa ragazza decide non solo di occupare abbondantemente due sedili del regionale, ma anche di allietarci con una conversazione che non ha limiti (né di decibel né di scelta lessicale, ma...). Peccato aver perso l'inizio, ma immaginatevi questi cento e qualcosa chili portoricani che si alzano di colpo in piedi nel centro della carrozza e iniziano a declamare, stentorei. L'intelocutore? Il suo cobertor de orelha (che è l'amante, non un passamontagna con paraorecchie):

domenica 6 gennaio 2013

Magnetofono viaggiante/31

Pullman Autostradale MiCentrale - Aeroporto di Orio al Serio, h.16

Lo sapevo dalla partenza che era un errore sedermi dal lato sinistro, con il finestrino rivolto alle corsie di sorpasso. 1) perché è noioso, non puoi fare foto senza strisce di A4; 2) perché il sole, se c'è, a quest'ora l'hai tutto addosso; 3) perché ogni viaggiatore ha le sue perverse superstizioni.
Lo sapevo, ok, ho sfidato la sorte ed ecco che arriva la conferma dell'errore madornale: si siete vicino a me un aitante trentacinquenne che sembra appena uscito da "The Big Bang theory". Cerca un paio di volte il mio sguardo con rapidi scatti da ti-vedo-e-non-fai-in-tempo-a-girarti, ma l'istinto alla sopravvivenza mi consente di precederlo. Dieci minuti dopo, ecco che partono risatine più o meno sommesse e stropicciamento parossistico delle mani. Alla terza o quarta, non resisto, o diciamo che voglio capire il grado di pericolosità del mio vicino. Come mi vede, inizia:
"Bergamo, Bergamo, sa quando arriviamo?".
"A occhio e croce tra 40 minuti, ma in aeroporto, non in città".
Non l'avessi mai precisato! Mi spiega che dal Caravaggio tornerà a piedi in città, perché ha troppa fretta per aspettare un bus cittadino (ne passa uno ogni 15 min; ma w la propria sindrome di neo-Mercurio dalle ali ai piedi), perché ha fretta. Si deve sposare! o meglio, dichiararsi (e aumentano gli stropicciamenti di mani). Deve raggiungere prima delle 17.30 la banca dove lavora lei, anche 17.35 perché lei è una che stacca puntuale e poi saluta tutti, anche le donne delle pulizie (!), e almeno 5minuti di bonus li ha... Però deve comprare dei fiori, resta deluso del fatto che non so indicare fioristi, ma si rassicura: al massimo, prende un taxi e va vicino al cimitero, ci son sempre fioristi vicino al cimitero! Gli faccio presente che potrebbe prendere subito un taxi dall'aeroporto e farsi portare da un fiorista vicino alla banca. Ci pensa, tentenna, ma è troppo facile come soluzione. E in amore non è facile proprio niente: ieri non sapeva neanche di volersi sposare! La casa c'è, il lavoro anche, ma insomma, si è giovani fino a 50 anni! Però ieri era in stazione, contava i treni fermi ad arrugginire e ha pensato... che su tanti di quei treni hanno viaggiato persone che volevano sposarsi e invece scese dal treno sono morte!

Proporrei a TrenItalia di chiamare un servizio disinfestazione, un anti-iella, un dr. House; o gemellersi con una società di pompe funebri, invitare a bordo un po' di politici ed elaborare un sistema di recruiting persone odiate dalla società. Ai viaggiatori consiglierei cornetti porta-fortuna, tuta di amianto e soprattutto tanto spray al peperoncino per vicini di viaggio così... Alla futura sposa auguro di non scoprire mai da dove arriveranno i fiori, cosa ha mosso alla dichiarazione il promesso, e la sordità permanente.

{io, la sordità, l'ho finta a Orio, quando mi ha proposto di lasciargli il numero per raccontarmi come gli è andata}





domenica 14 ottobre 2012

Magnetofono viaggiante/29

Intercity 662 Pavia-MiCentrale 10.25-10.50
Orio transfert delle 11.45
Volo BG-AHO h.14.40-16.05

Ricominciare
Sapevo da subito che sarebbe stato un errore l'intercity per milano. No, non parlo dei 7.50€ per la tratta, che neanche una Bugatti brucia tanto, ma per la costrizione nei soliti bugigattoli a 6 dove sempre, e dico sempre, qualcuno pesta i piedi, qualcuno telefona e qualcuno puzza. Stamattina alle costanti di cui sopra si aggiunge una novità: la conversazione sociologico-ambientale su una massa d'acqua non bene identificata di un marrone rossiccio non bene identificato in una cisterna non bene identificata. Si sa che l'uomo è un animale curioso e votato alla sete di conoscenza, ma troppo poco incline al "so di non sapere", dopo un tale greco (di cui tra l'altro non è certa l'esistenza e che, in ogni caso, ha fatto una brutta fine). Insomma, davanti a tanti "non identificati" parte lo spirito da CSI. Marito e moglie, dall'aria di manager abbastanza importanti da permettersi di arrivare a Milano alle 11 di lunedì mattina:
Lei: Chissà che cos'è... Ma secondo te ha a che fare con l'acquedotto?
Lui: va bene tutto, ma figurati, dai!
Lei: è che ci sarà qualcosa di fuso dentro... Magari sono fanghi per le cure di bellezza...
Lui: migliaia di litri???
Lei: beh, se distribuiscono in tante beauty farm...
Lui: secondo me è un depuratore e quella è... Hai capito...
Lei, delusa: no, adesso faccio una foto, la posto pubblica su Facebook e chiedo cos'è! Scommettiamo che qualcuno lo sa?!

Mantenendo la nostra costante ignoranza, arriviamo finalmente a Milano Centrale e posso andare a prendere il bus per Orio. Siedo pregustando un po' di Skunk Anansie e il panino al salame di mamma, quando un gruppo di liceali mi attornia. Sono indecisa se spostarmi o sfoderare i miei occhiali da prof dalle proprietà migliori dell'aglio per i cullen, quando l'inizio di una conversazione mi convince a restare ferma e immobile da pianta finta, per origliare meglio... Nota a margine: sono tre ragazzine di 15-16 anni.
Prima, con l'aria di sufficienza si chi la sa lunga: io glielo avevo detto che in acqua non si può fare...
Seconda: no? E perché?
Terza: ma sì, l'abbiamo studiato, qualcosa di fisica...
Seconda, ridacchiando: la spinta di Archimede? Uahahah, anche se forse...
Prima: non scherzare, guarda che lui ci ha provato in tutti i modi, ma non c'era verso...
Seconda: vabbè, chiaro, entra l'acqua, mica può entrare anche lui...
Terza: bella ciulata i film allora, sono sempre in queste vasche giganti...
Prima: ma fa passare pure la voglia, troppa fatica e poi mi sbucciavo le ginocchia...
Seconda: ma hai tolto il tappetino antiscivolo dal fondo?
Silenzio e lieve rossore.
Seconda: ahah più che pensare alle tue ginocchia pensa alle sue chiappe!!!!

Dite che il massimo volume dell'mp3 riesce a sconfiggere simili perle erotiche? Perché il rischio, poi, è di scrivere un nuovo capitolo di 50sbavature...

Contraddizioni in termini #AlgheroFertilia
Chicca finale di una coppia Sandra-Raimondo che ha condiviso il passaggio a Sassari da Fertilia.
Raimondo: abitiamo in zona del museo Sanna, ha presente? Con questo non voglio dire di aver sposato una cariatide...
Come non amare l'ironia tra sposini da 40 anni insieme? E fanno pilates 3 volte a settimana, uno di fronte all'altra. Non aggiungo altro, o anche il mio cinismo si commuove.

sabato 6 ottobre 2012

Magnetofono amicale/27

In vino veritas. 

Raccolta di citazioni da serate come tante altre, da amici NON come tanti altri:

Single o coppie potenziali




CINISMO PSEUDO-AMOROSO
Per uno #Stintino
  • Attese da dichiarazione: "Un tempo si aspettava la partenza per la guerra perché si dichiarasse. Oggi si aspetta che si inciucchi".
  • Single non per scelta ma reoconfesso: "Cosa vuoi? Pensavo di sposarmi, ma poi ho visto che ci sono offerte ottime all'Ikea anche se non sei in coppia".
  • Disillusa? No, lei dice realista: "Non si tratta di fare confronti con gli ex. No, perché i miei ex erano tutti degli stronzi, eh?, dei Siffredi ma stronzi. Qui, proprio il confronto non sussiste, in nessun campo". 
  • L'innamorata pazza: "Va bene che i suoi gli stanno restaurando una villa da tre milioni di euro, ma io mi dico: se è amore, non dovrebbe interessarmi, no?". Alla richiesta di spiegazione sull'uso del condizionale, affoga i pensieri nel suo Manhattan... 


DA: I PEGGIORI TENTATIVI DI FLIRT DEL 2012 (andati ovviamente buchi):
Long straight on
  • L'indeciso: "Sai, dopo tutto potrei anche tenerti". 1- dopo tutto che? Dopo che mi hai contato i punti neri e li hai raffrontati alla coscia da vichinga mignon? Dopo che mi hai sentito parlare di Corrado Alvaro e premi letterari per un'ora? 2- Tenermi? E dove, come? In ghiacciaia per le occasioni di malinco-ormone? 
  • "Mi ricordi così tanto la mia ex...". Dammi il suo numero, almeno la avverto e le spiego con che razza di potenziale maniaco-seriale è uscita...
  • Su Facebook, dove si vede perfettamente dalle mie info che sono italiana e vivo tra Pavia e Sassari: "Hi, I'm from Tokio: I'm wondering... Where did I met you? Probabily in that exciting party at Mary Jane's? Let me know". Mio caro amico dagli occhi stiracchiati, 1-ma cosa ti fa pensare che fossi a Tokio per una festa? 2-cosa dà Mary Jane ai suoi ospiti da bere e fumare? Complimenti, deve essere parecchio prodiga...
  • Detto a una festa in piazza, dopo esattamente 8 minuti di conversazione: "Oh abiti anche tu qui in Sardegna? Io sono di Cagliari... 230 km? Cosa vuoi che siano? Al massimo vengo lì e mi ospiti tu". Mi sembra ovvio (il vaffa' successivo). 
  • Tenere il segno
  • Il colto in spiaggia: "Oh, stai leggendo un libro in inglese... Che brava. Anch'io per un certo periodo ho letto dei libri in inglese, sai quelli che hanno l'editore con il gatto, in basso?". Spero di sbagliarmi: "La Black Cat?". "Oh, sì, ma poi ho smesso c'era da impegnarsi troppo...". Bene, bravo, metti NO. 

MISUNDERSTANDING (al primo sguardo, anzi peggio):
  • "Fai filologia moderna... cioè?... Oddio, libri?"
  • "Buongiorno... Oh, no, buonasera scusa, è che mi hai rischiarato" (WTF!)
  • "Ma sotto quel vestito lì metti il perizoma?" (o sei gay o sei al limite della coprolalia per quanto mi riguarda. 
  • "Scusa, credevo fossi la mia ragazza" (dopo aver controllato con la destra la sodezza della mia natica sinistra. Ballare ok, ma senza neanche la scusante del buio?!??!).
  • "Aspetto con ansia le elezioni, sai, secondo me torniamo alla monarchia ormai. Mia nonna ha anche tenuto una bandiera dei Savoia...". Che culo.
  • "Ma col lavoro che fai pensi di diventare una scrittrice come quella lì di Twilight?". Promessa di morte. 


Scultura moderna di vestiti da spiaggia. Soli.

domenica 23 settembre 2012

Magnetofono istruito/26

Sono io, non è la mia comparsa
Meditare la fuga
Avete mai provato la sensazione inebriante di organizzare un congresso? Bene, vi assicuro che bisogna armarsi di tanta pazienza, volontà, misericordia e tutte le altre qualità (cristiane e non) che potreste infilare in un libro didascalico post-tridentino. Ma, a parte questo, se avete un po' di cinismo, collezionerete una serie di esperienze irripetibili, prima e dopo, con cui controbilancerete gli incontri frustranti con chi non capisce che siete dottorandi di ricerca, ma vi tratta come l'ultimo barista nei peggiori bar di Caracas. 
Vediamo cosa posso dire... [premessa: visto quanto è accaduto di recente tra Carofiglio e Ostuni, temendo le possibili requisitorie degli italianisti, dichiaro fin da ora che ogni nome è del tutto casuale. Non si dica lo stesso dei fatti o, quel che è peggio, delle parole o dei pensieri, ma almeno in questi vorrei conservare un po' di sana libertà].
Mettetevi comodi. 

LA SAGA DELLE PUBBLICHE RELAZIONI
Il dramma parte da come si scrive a una segreteria organizzativa:
#PortoFerro. Quel che rasserena
  • "Gentile Segreteria, [...] La saluto caramente" ---> modello di Segreteria antropomorfa post-dannunziana. 
  • "La presente è per... [...] firma" ---> modello Walker-Texas-Ranger. Non saluto perché io non devo niente a nessuno... 
  • "[...] ho già scritto per sapere se c'è un videoproiettore. E' molto importante per me avere un videoproiettore o dovrei fare fotocopie a colori" ---> il dramma di chi prende 5.000 € al mese è fare 30 fotocopie a colori: ricordiamocelo, Zio Paperone ha salvato così la numero 1
  • "Sono vegetariana e vorrei sapere se posso partecipare ugualmente alla cena sociale" ---> partecipare è un diritto; visto che la cena si svolgerà in un agriturismo in cui il pezzo forte è il porcetto al latte, vedi tu se la tua quota di 35 € è ben riposta.
  • "Non riesco a trovare un aereo per arrivare in Sardegna. Mi può consigliare vie alternative?" ---> mio /a caro/a, esiste Skyscanner, grazie a Dio!, ma sono in una giornata d'espiazione per un peccatuccio non proprio veniale [sic] e dunque ti cerco tutte le possibili soluzioni dalla tua università, salvo poi ricevere la seguente risposta: "La ringrazio, ma non sono a (nome dell'università);  in realtà io vivo a XYZ e non ho la patente per raggiungere un aeroporto. Ha altre idee?". A parte segnarti, raccomandarti a tutti gli dei e fare l'autostop, non credo che dal tuo paese di XYZ (sito in alta montagna) partano traghetti...
  • "Soffro di problemi di ritenzione idrica. Vorrei sapere se in Sardegna vendono un'acqua in bottiglia consigliata e se ne posso trovare una cassa in hotel". ---> 1- sei una donna, benvenuta nel mondo della cellulite (tanto per chiamare le cose col loro nome); 2- siamo in Sardegna, non in Ruanda; 3- non sapevo che avessimo per ospite Madonna. 
  • "Porterò una chiavetta USB con un pdf da proiettare. Vorrei sapere se il vostro videoproiettore ha l'ingresso USB o devo procurarmi una riduzione internazionale". ---> Cosa?
Ma il meglio riguarda le love stories, di cui tanti mi avevano parlato. So la solita storia che tanti professori universitari, poco inclini alla monogamia, insaccano la loro sacra fede nuziale in tasca, ma ho sempre pensato che fosse per proteggerla dai rischi del metal detector, o perlomeno, per evitare in una giornata di sole, di accecare il relatore con il riflesso di cotanto oro... Bene, quando prenoti stanze, sappi che dovrai fare come le famose scimmiette di Rousseau, o almeno come NonVedo e NonParlo. Per NonSento, senti pure, ridi tra te e renditi conto di quanto l'età non c'entri nulla con gli intrighi amorosi o scop... Scoperte passionali... 

TELEFONATA #1: (dopo 10 giorni a chiamare un numero e a trovare sempre la segreteria telefonica)
Io: Scusi Professoressa, vorrei segnalarle che al (tal orario) non ci sono voli previsti su Alghero. Sia noi che il nostro autista siamo preoccupati, non vorremmo che perdesse il volo...
Prof.1: No, è che... Io sono già in Sardegna da alcuni giorni... Mi servirebbe solo un passaggio dall'aeroporto, perché sono ad Alghero...
Io: Se vuole, le mandiamo l'autista in città.
Prof.1: No, no, arrivo io in aeroporto, perché sarò lì circa a quell'ora per accompagnare a prendere l'aereo il mio... come dire?, compagno. 
Io (capendo che non è il caso di infierire): Va bene, non ci sono problemi.
Prof.1 (sentendosi in dovere? o per spirito femminile): Oddio, che poi, chiamarlo compagno è un po' eccessivo... Diciamo che parte, poi forse non lo rivedo neanche più!

In breve, tanto per non spettegolare, ho ricevuto le seguenti richieste misteriose:
La #quiete dopo la #tempesta
  • prenotazione di una camera sullo stesso piano di X ma su un piano diverso di Y, meglio ancora se X sta dietro l'angolo di un corridoio (buio?);
  • prenotazione a metà corridoio sullo stesso piano di Z e J, meglio ancora se equidistante;
  • prenotazione di una singola per la moglie e una singola per il marito, per non farci fare poi problemi per il pagamento della doppia. Faccio presente che, nel caso, non è un problema, perché basta saldare la differenza e ci sarebbe anche un certo risparmio. Dal silenzio, capisco che è meglio non insistere;
  • prenotazione solo a SS, perché poi a AHO ospite di un caro amico del collegio, con commento "sa, al collegio non si poteva far nulla. Ora possiamo anche uscire fino a tardi" (lo dico sempre, io, che le cazzate è meglio farle a 18 anni...)
Per evitare di essere licenziata mi fermo qui e non racconto le giornate di congresso. Vi basti sapere che avrei materiale per scrivere un libro intero, e quando mi sono rigirata felice tra le onde di PortoFerro, a chiusura di tutto, ho pensato che, al di là del lavoro, ci sono giornate amaramente divertenti. Quasi un peccato dover poi fare le persone serie (vd. foto iniziale).


venerdì 10 agosto 2012

Magnetofono spiaggiato/16

Gli inglesi sono altro da noi. In fondo alla cala, dove si arriva dopo oltre 2,5 km di passeggiata nella sabbia, allegra famigliola inglese. Subito si distinguono per affettività, o almeno la quantità di maniglie dell'amore sembrerebbe offrire un ottimo appiglio anche a un free-climber in difficoltà. Invece, la totale indifferenza. La madre sfida il vento sdraiandosi sotto la tenda che balla il caschè a ogni folata; il padre cerca di liberarsi dei bimbetti scavando un'enorme piscina, buttandoli dentro e commentando verso la sirena da tenda: "We can't see them! Let's have a walk" o qualcosa di simile. Appena più in là, la coppia d'oro: figlio con ragazza o figlia con ragazzo. Lei è d'un pallore mortifero, agghindata da brava figlia di Jane Austen in ritardo, in bianco quanto la sua complexion e con un'espressione di parca vitalità. Paga per lui, che ha sfidato i 2,5km con una gamba ingessata e le stampelle (stampelle!). Nessuno lo aiuta, anzi un bimbetto riemerso dalla catabasi prende a tirare palline da pingpong pretendendo che questo risponda da seduto. La fidanzata ferma a fissare il mare sempre più mosso, i genitori scomparsi. E quando se ne vanno, all'infortunato fanno pure portare pesi. Chi dice ancora che gli inglesi sono così rispettosi ed educati?



(Spiaggia di Porto Ferro, 10 agosto 2012)

giovedì 9 agosto 2012

Magnetofono spiaggiato/15


Angolo dedicato ai proprietari di cani dalle dimensioni vitellesche.
Il primo: "Guarda come si annusano...".
La seconda: "Beh, i cani lo fanno tutti".
"Sì, ma secondo te adesso che è stato in mare tutto 'sto tempo, che odore sente?".
E prende a sniffare il suo cane, dalla testa, alla coda (!). L'altra, visibilmente divertita: "Dubito che tu abbia lo stesso olfatto loro... Ma se vuoi provare ancora...".

Intanto, dramma familiare. Una famiglia di Belluno, visibilmente allegra per il bel mare-sole-tranquillo,mapropriotranquillo venticello, addenta bullandosi un po' di frutta. Il padre alla ragazzina:
"Marina, non hai ancora imparato che non si butta via niente della frutta?! Guarda papà, si lascia giusto il torsolo della mela, si fa così...". Segue un rumore atroce che fa girare tutti, cani compresi. "Oh, cazzo, il dente...". E si sciacqua la bocca sanguinante nel mare, perché per la moglie "il sale disinfetta tutto". Poco importa che ci siano a due passi tre grossi maremmani...

Ma ognuno fa quel che può per liberarsi dei consorti.


Ognuno ha il segnalibro che si merita


(8 agosto 2012, Porto Ferro, fatti non pugnette).

lunedì 6 agosto 2012

Magnetofono viaggiante/14

In AEROPORTO A FERTILIA:

Marito e moglie sulla cinquantina, ultimi in coda, con scarsa pazienza e poco avvezzi agli aeroporti. 
Marito: "Vedi, potevamo partire prima! Mezzoretta almeno... Ci siamo buttati giù quel caffè lì al volo, la brioche l'ho tutta qua...". 
Moglie: "Non siamo venuti in aeroporto a far colazione". 
Un genio.



Magnetofono viaggiante/13

Complimenti tragicomici degli ultimi giorni di giugno 
(tragitto Messina - Reggio Calabria - Pisa - La Spezia - Genova)

"Certo che sei anche simpatica, non l'avrei detto"(anche? Non l'avrei detto?)- 

io:"ogni tanto vorrei essere stupida stupida ma bella bella"."Su uno dei due non ho assolutamente dubbi".-

"Io e te si potrebbe vivere insieme, non vedi? Ti trucchi in 5min! Non sembri neanche una donna".-

"Quasi 27 anni? Giuro, te ne davo 22-23. Allora ci provo con quelle là, a te non la do a bere"-

"Sei una donna completa! Possiamo FARCI da amici?". 


E insomma: sventata mano nella borsa, sventata mano sul sedere.
Reggio Calabria dal porto di Messina

domenica 5 agosto 2012

Magnetofono spiaggiato/11

Placido (?) scambio di vedute tra due innamoratini alla Peynet. 
Lui: "Ti voglio ma il problema è che non so stare né con te né senza di te". 
Lei:"Cioè vuoi scopare con altre?". 
Lui:"Come sei... Parlo di indipendenza, della mia libertà...". 
"...di scopare con le altre?". 
Silenzio. 
Lei:"Vedi, avevo ragione, che problema c'è! Neanche bisogno di dirlo. Stai tranquillo, noi donne lo sappiamo già con quelli come te, e prendiamo i nostri provvedimenti. Anzi, pure in anticipo". 
Lui ci resta anche male. 
Coppie moderne: sperimentano la tabellina del due.

Spiaggia di Portoferro (Alghero)

GMG on the beach!

venerdì 3 agosto 2012

Magnetofono spiaggiato/9

DATING TIME

Due ragazzètte dall'aria pulitina impiegano le ore di sole a programmare il loro rientro. 
La prima: "Allora, stasera ultima sera con Gavino: dice che mi vuole rivedere, ma la Sardegna sta in culo ai lupi... Comunque domani si rientra, domani sera di sicuro a Linate viene a prendermi Pietro, non lo vedo da un mese quasi... Ma dovrò evitare che mi chiami Stefano: non capisco cosa vuole questo! Lo vedo quando l'azienda mi manda in trasferta a Roma, punto e stop". 
La seconda, riflettendo: "Più che triangolo delle Bermuda, è il triangolo delle culottes!".

PortoFerro, 4 agosto 2012


lunedì 30 luglio 2012

Magnetofono spiaggiato/4

(per precisione, datato:1 settimana). MOMMY PORN

Mrs. CosciaProrompente sfida le leggi di elasticità dei nodi dello slip, carezzati da smagliature e varicose. Dice al figlio che gioca con la sabbia di guardare il mare. Quindi passa la crema al suo giovanissimo primo figlio... No, marito (fisicato, abbronzatura cioccolato OVUNQUE, espressione inespressiva da quasi-tronista). Lui inizia l'operazione 
di verniciatura, diretto dalle istruzioni smaltate delle zampe di gallina di Mrs. Cosciaprorompente. Quando arriva al retro bordo slip, la aspirante capomastro tace, inizia a deglutire a fatica, gira a forza la testa del figlio curioso e commenta (voce roca, sovracchili in visibile godimento da sbattimento e palpazione): "Insisti, o se mi arrosso Lì stasera non abbiamo niente da fare...". Il ganzo insiste e aumenta la foga. Ecco, questa è la prova concreta del "mommy porn". Cattiva influenza di 50shades?



(Alghero, spiaggia del Lazzaretto)