bene bravo metti NO |
Credo che ognuno, interrogando, abbia le sue strategie per accorgersi se la persona che ha davanti è agitata per carattere e ansia da prestazione, o se le fiamme dietro il deretano hanno iniziato a riardere per le troppe birre davanti alla partita di Champions, a libri chiusi.
A me piace chiedere su che manuale hanno studiato. Una stupidata, direte: invece, quando hai la possibilità di preparare a occhio e croce sette secoli di letteratura italiana, un manuale o l'altro ha il suo peso (ad esempio, io per portarmi in Sardegna manuali "di appoggio", ho riempito un trolley, a discapito di rimmel e scarpe in più!).
Insomma, la domanda, di per sé stupidina, viene fatta dopo il solito avvio burocratico di dati, numero di matricola, numero di scarpe ecc. Il problema? Le risposte. Raccolgo qui sotto le migliori.
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Il peso della #cultura non è niente vicino al peso della #stiratura |
Premessa -(necesse est):
l'esame è del primo anno, teoricamente, ma non ho praticamente quasi mai visto matricoline. A volte, vista la mole (almeno quella che lamentano) resta l'ultimo esame [e credo che qualcuno degli avi di questi si sia messo a tavolino per strategie militari nelle più grandi disfatte della storia]. Quindi, le risposte che sentirete non sono di bimbetti. Ah, e sono chiaramente precedute da tutta la sintomatologia amorosa che descriveva Saffo e riprendeva Catullo: insomma, manca la voce, la lingua si impantana, un gran fuoco divampa e il rossore conseguente, mentre le orecchie rimbombano. Non sono gli effetti di un concerto dei Manowar dalla prima fila, ma i semplici sintomi del "non so, non c'ero e se c'ero dormivo".
Quale manuale di riferimento ha adottato?
- Quello con la copertina rossa e bianca!
Carissimo, puoi attendere con occhi speranzosi e baldi finché vuoi la mia illuminante risposta al quesito, ma non vado forte con le bandiere. Figuriamoci con le copertine di libri che cambiano a ogni ristampa?!
- Un manuale che avevo al liceo. - ok, quale? - ehm...
Questo è ancora peggio. Hai avuto quel manuale per cinque anni, e va bene, lì posso anche capire che avessi in mente l'intervallo e la campanella, ma la tua insegnante? Come lo chiamava? Un minimo di fosforo?! Quante briciole di taralli ci hai sparso sopra a ogni intervallo?
- Quello che ho trovato in biblioteca / in libreria.
- Ne avevo uno in casa... - Quale? Non era un po' superato? - Tanto, Dante e Petrarca sono sempre quelli.
La rocca tarp... No, Capocaccia dalla spiaggia di Mugoni |
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